venerdì 27 luglio 2012

Io allatto perchè....

Allatto perchè ho un buon latte, perchè è sempre pronto, perchè fa bene ai miei figli e perchè è gratis :-)
Mentre allatto mi annoio, gioco al cellulare, mi guardo intorno, leggo le mail e non vedo l'ora che finisca.
Quando allatto mi viene un sonno pazzesco.

Ho allattato Alice non sapendo cosa/come fosse. Al corso preparto l'ostetrica ha fatto un sacco di terrorismo psicologico sull'allattamento al seno (va fatto in esclusiva, non dovete mollare, è importante farlo, non date il ciuccio, non date il bibe con la camomilla, bla bla bla bla) e non si è nemmeno mai parlato di LA.
Alice pur non essendo piccola ha fatto fatica ad attaccarsi, dalla fatica del parto i capezzoli mi erano rientrati, ho usato i paracapezzoli per circa un mese tant'è che mi si è spaccata la pelle, dopo una settimana che allatavo mi sono venute le ragadi, ho provato diverse creme al colostro per poi arrivare (finalmente) al fantastico OLIO VEA. Mentre mi guarivano le ragadi nel seno dx allattavo con il sinistro e avevo la bimba che piangeva a sguarciagola perchè non avevo capito che il latte tolto con il tiralatte dal dx dovevo darglielo con il biberon sempre a causa del terrorismo di cui sopra (pensavo al bibe come ad un oggetto infernale). Passate le ragadi portavo le coppette raccogli latte perchè mentre allattavo con un seno dall'altro mi usciva una montagna di latte, sembravo la donna-bionica ed ero sempre impiastricciata di latte. Alice i primi venti giorni di vita, quando piangeva, ciucciava il mio dito mignolo (vedi sempre terrorismo di cui sopra) e poi finalmente, quasi di nascosto, le ho dato il ciuccio che ha ben apprezzato.
A cinque mesi e mezzo dal parto mi è tornato il ciclo e quel giorno la bimba piangeva più del solito. Ho preso il telefono e ho dello alla peddy "mi è tornato il ciclo, forse ho meno latte oppure ha un sapore strano - lo avevo letto su internet - perchè non diamo l'aggiunta di LA?". Non so se lei abbia sentito nella mia voce un grido di aiuto ma mi ha detto subito di si. MELLIN 2. Nel giro di venti giorni ho smesso di allattare, ho dato il bibe con LA e ho iniziato lo svezzamento.
Ero finalmente libera.

Luca si è attaccato al seno dopo un ora che era nato. Il primo mese mangiava ogni ora ed il secondo ogni due e spero nel terzo ad ogni tre :-)
E' cresciuto 3 kg in due mesi ed io non vedo l'ora di smettere di allattare. Sono tornata al lavoro con lui di pochi giorni. Dal primo giorno il mio accessorio principale è stato un tubetto di olio vea con cui ho imbrattato canotiere e magliette ma le ragadi non si sono viste. Non perdo latte dall'altro seno mentre allatto e non ho paura di usare il bibe pieno di camomilla. Il ciuccio lo schifa e ha inizato proprio in questi giorni a ciucciare il pollicione... non so se sia un bene o un male ma tante volte si addormenta così, succhiando la sua manina e lasciando respirare la mamma.

Allatto perchè ho un buon latte, perchè è sempre pronto, perchè fa bene ai miei figli e perchè è gratis.


mercoledì 18 luglio 2012

Post Scriptum

SONO TORNATA !!!!!!!

Alice e Luca

La mia prima gonna

Ho trovato un tutorial su un blog di una amica con le indicazioni per cucire una gonna per bambina. Poche e semplici spiegazioni.
Ho acquistato il necessario (ikea forever) e in un paio d'ore ho confezionato questa magnifica gonna (lasciatemi gongolare un pò) e sto seriamente pensando di farne una uguale per me :-)

Quasi 4 anni e raggirare la mamma...

Alice: mamma andiamo a fare un giretto io e te?
Mamma: va bene! sistemo la cucina e andiamo

Sistemo, mi vado a cambiare la maglia sporca di rigurgito e opto per cambiarmi anche le braghe (per fortuna dico ora)
M: prendi la tua bici?
A: no mamma, sono stanca, salgo sulla tua... però facciamo un giro piccolo
M: va bene (ed io già pensavo al giro del quartiere)

M: dove andiamo?
A: in piazza che salto sui mattoncini
M: ok

Arriviamo in piazza e vedo un sacco di gente, seggiole e panchine e persino un piccolo teatrino montato... resto così O_O
M: Alice ma c'è una festa! lo sapevi?
A: si mamma, me lo ha detto la claudia (maestra di asilo)

In pratica ridavano la recita di biancaneve per i bimbi, io me ne sono stata li per un ora vestita di stracci, senza cellulare nè portafoglio ma con Alice felice come una pasqua
Alle 22 mi sono fatta prestare il cellulare da una mamma di un compagno di asilo di Alice ed ho avvisato Marco che saremmo rientrate per le 22.30/40... fortunatamente Luca si è svegliato alle 23 per la poppata

Questa si è fatta portare alla recita con un raggiro

Post triste ma felice

Luca è nato con una piccola malformazione ai piedini, lieve al dx e un pò più grossa al sinistro. Il piede destro aveva il metatarso piegato mentre il sinistro è risultato essere un piedino torto di terzo livello, il più grave.
All'ospedale non mi è sembrata una cosa così grossa. Il piedi li vedevo, li aveva quindi nella mia ignoranza pensavo che sarebbero andati a posto, magari anche da soli, o comunque con massaggi, fasciature o manipolazioni. Lo stesso giorno in cui è nato Luca una mamma ha partorito un bimbo con il labro leporino, quindi mi sentivo sicuramente molto più fortunata. Non ho pianto.
Il neonatologo ci ha subito indirizzati verso l'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.
E così fissato l'appuntamento, con Luca di 19 giorni, siamo andati a Bologna.
Pensavo di dover fare solo una visita ortopedica e poi valutare il da farsi, sono partita serena, sono tornata con un bimbo di 19 giorni con entrambe le gambe ingessate.
E' stato forte. Fortissimo.
Non capivo cosa stava succedendo, il medico che mi spiegava, che toccava i piedi, le lacrime che mi scendevano imperterrite, Luca che piangeva.
Ho pianto per un ora seduta su una poltroncina con in braccio lui che tenevo strettissimo, quasi per non fargli sentire quel peso. Sono risalita in macchina in uno stato quasi di shoc.
Ho pianto quel giorno e il giorno dopo.
Piangevo al telefono, non volevo parlare con nessuno.
La prima cosa che ho pensato è stata la costrizione per Luca, il non poter muovere le gambe, le infermiere che mi avevano detto che non sentiva male, che avrebbe sopportato i gessi in due giorni, il peso che doveva portare.
La seconda cosa è stata la mia libertà. Mi sono vista rinchiusa in casa, in estate, con il caldo e un bimbo con due gessi alle gambe. Non riuscivo a tenerlo in braccio bene, a cambiarlo con calma.
Il terzo giorno ho smesso di piangere. Mi sono detta che poteva bastare. Avevo già pianto a sufficienza.
Mi sono rimboccata le maniche, Luca non piangeva più, ho ripreso in mano la mia vita. Ho ripreso ad uscire, ad andare a prendere Alice all'asilo, mi è tornato il sorriso e la voglia di andare avanti serenamente.
Lo stavamo facendo per lui diversamente non avrebbe potuto camminare, non avrebbe potuto vivere una vita normale. Sicuramente lui non si sarebbe ricordato dei gessi, del sacrificio. Meglio ora che a un anno!
Il percorso che stavamo iniziando si chiamava "metodo Ponseti" e consisteva nell'applicazione di una serie di gessi cambiati ogni settimana fino ad arrivare a far portare al bimbo un tutore a completamento della terapia.

Ora Luca ha quasi compiuto due mesi, pesa 7 kg ed è lungo 64 cm. Ha messo tre gessetti alla gamba dx ed è libero da metà giugno; ora porta una tutorino-scarpina. Il 10 luglio lo hanno operato al tendine della gamba sx in anestesia totale (e anche questa è stata una prova per una madre veramente veramente forte) e forse per i primi di agosto terminerà anche i gessi alla gamba sx iniziando a portare il tutore.

E' dura, è difficile, ma nulla in confronto al bene che una madre vuole ai propri figli.

Supereremo anche questo insieme; la nostra famiglia è forte e ce la farà!!